Dialogo sul cinema

Aspetta! Mi ricordo di quel film. C’era quell’Italiano di merda di Benigni.
Finiva con la canzone di Tom Waits.
Non si capisce come un bestione del genere possa creare musiche così delicate.
Alba a Helsinki.
Kiitos!”
Si seguiva la notte nel suo adagiarsi sulla terra…
Dagli Stati Uniti all’Europa.
Il cinema dimostra uno strano interesse per il mondo e le sue città. È la “truculenza cinematografica” di walterbeniaminiana memoria, che del mondo vede solo le città. Anche l’ebreo Woody Allen dirà la sua in proposito.
Ma qui siamo su un livello diverso. Più alto.
Porco Dio!
Sì, dagli Stati Uniti all’Europa…
Ma che Europa!
Dai negri di Parigi all’Italiano di merda di Roma.
Per finire tra i meticci finlandesi.
Dal negro di New York all’Europa.
Jim ha dimenticato l’Europa!
Credi? Le ultime inquadrature sull’alba tra le stradine innevate di Helsinki, con i due passanti mattinieri che salutano, è qualcosa che salva la bellezza dell’Europa.
“Helsinki.” dice infine quel poveraccio guardandosi intorno. Helsingfors. L’Europa non sarà mai lasciata sola. Alla fine della notte un nuovo pensiero, che noi non possiamo prevedere, si incaricherà di portarne il suo pensiero d’origine a casa, dove all’alba qualcuno finalmente lo riconoscerà e lo saluterà.
Hellsinkey. Un gioco dà la chiave per aprire giocattoli d’inferno e il cinema ha sempre goduto dell’abilità di poter confondere i luoghi. Altrimenti ne perderebbe in illusione. Guarda i western dell’Italiano di merda Sergio Leone. Ascolta quella musica, quel mozzicone di musica che nessuno vorrebbe mai ascoltare; inconfondibile come la merda. Quel mozzicone di musica che è la musica di Morricone. Quello non è West: è Sicilia! Cioè Italia! Guarda quelle facce di merda, quel sudore di bronzo, quella flemma scandita dallo scacciapensieri, quelle occhiate oblique, quei silenzi che puzzano omertà, quei cappelli che sudano coppole, quella terra arida, quelle pistole che brillano sangue di lupare, quei tuguri d’Arabia, quella calura ossessiva. America? Sicilia! Messico, al massimo; che poi è la stessa cosa. Brutta cosa. O per dirla tutta: Italia! Italia di merda! Italia! Italia di merda! Che è poi la stessa cosa. Una brutta cosa: l’Italia di merda! Questo è il cinema: Italiani di merda nel mondo. Chi stravede infatti per Leone? Tarantino! L’Italo-americano di merda con la faccia da Braccio di Ferro.
Niente Italia di merda, senza Italiani di merda.
Dio stramaledica l’Italia!
Italiani di merda!
Raus Shitalians! (Via da qui, merdìtali!)
Merda massone, merda mafiosa, merda meticcia!
L’Europa alla razza bianca d’Europa!
In culo a Marzabotto.
In culo alle Fosse Ardeatine.
In culo al Dio porco degli Italiani di merda, massoni, mafiosi e meticci.

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