La mancanza di opera

L’ozio sulla spiaggia dell’animale marino, il piacere non affrettato del tempo di darsi al mare, sono sottili elementi che entrano in gioco in Aurora e nella Gaia scienza, come dimostrano le lettere di Nietzsche del periodo. E ne insinuano il testo. Nessuno storico della filosofia potrà mai stabilirne la concettualità, per quanto essi siano presenti. Ecce homo li richiama. L’opera si regola in un viluppo di stati d’animo attorno alla composizione di un testo che si dirama nella sua assoluta incomunicabilità. Ma l’opera così intesa apre alla mancanza di opera. Che è ancora tutta da determinare. La mancanza di opera in quanto culmine del processo creativo o ciò che essa avrebbe potuto diventare al di fuori del concetto stesso di opera – che è appunto ciò a cui si deve concretamente infine pervenire. Ma il risultato di questo compito non sarà meno una dissoluzione dell’opera quanto un riconoscimento dell’inutilità delle opere a noi note?

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