Musica primitiva

La musica degli Italiani è un esempio di musica primitiva. “Primitivo” definisce qui non ciò che è all’origine, ma ciò che suona sempre come degenerato. Si pensi alla musica di Vivaldi, Rossini, Verdi, Puccini: in questa musica c’è sempre un qualcosa di fastidiosamente primitivo. Lo si nota nel ritmo e nell’orchestrazione.
Nell’Estetica di Hegel si riporta un giudizio molto preciso a proposito della musica di Rossini (può essere esteso a tutta la musica italiana): «un vuoto solletico dell’orecchio».
La musica di Šostakovič è una musica che non risuona mai vuota. Richiama altre musiche. È una musica che suona come già ascoltata.
Se si considera che ha la strana caratteristica di ricordare il cancan, si carpisce qualcosa di più della modernità: Orfeo nell’Inferno dell’arte degenerata.
La musica di Šostakovič è stata considerata nella sua specificità di formarsi come musica in grado di richiamare altre musiche.
In Šostakovič il cancan è sempre dietro l’angolo. Si ascolti l’Allegro della Decima sinfonia.
La sua musica è la mummia della musica occidentale. La musica di Šostakovič non è solo lo spettro che si aggira per l’Europa, ma è soprattutto la mummia che ballonzola, con andatura di Golem, per l’Europa.
La Settima (Leningrad), l’Ottava e la Nona costituiscono un gruppo omogeneo e una specie di Trilogia della Guerra. Sono composte nel periodo della seconda guerra mondiale. La Settima è dominata dalla marcia del primo tempo. L’Ottava, composta nel 1943, è la più drammatica, ma i due Allegretti contengono ritmi ironici e grotteschi. La Nona, composta nel 1945, dura poco meno di mezz’ora, è in cinque movimenti e allude a Rossini e Offenbach. Il primo tempo ricorda, però, Mahler. Il gruppo delinea qualcosa di strano: marcetta, dramma, celebrazione grottesca.

G.W.F. Hegel, Estetica, 2 voll., Einaudi Editore, Torino 1997, vol. II, p. 1061.
Ch.F. Gibbs, “The Phenomenon of the Seventh”: A Documentary Essay on Shostakovich’s “War” Symphony, in L.E. Fay (ed.), Shostakovich and his World, Princeton University Press, Princeton, New Jersey 2004 (pp. 103-4).
Per essere precisi, con musica primitiva si intende una musica assolutamente in grado di fare a meno del pensiero.

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